Pinocchio

Foto incorniciata dal testo 22005 Roma

Pinocchio inCommedia dell’Arte
Un Pinocchio con il tocco leggero della Commedia dell’Arte

Di versioni di Pinocchio ne esistono tantissime, ma l’originalità del “Pinocchio” del Teatro ricerche sta nel presentare l’immortale testo di Collodi con il linguaggio della Commedia dell’Arte.
Una Commedia attualizzata e resa contemporanea, com’è caratteristica della Compagnia diretta da Mario Gallo, sia mediante un particolare adattamento del testo letterario e della messa in scena, che trasferisce nella recitazione, nella scenografia e nei costumi uno stile preciso, poetico, mai banale, sia attraverso una critica stringente alla società del nostro tempo.
Si legge nelle note di regia: “Pinocchio inCommedia è il mondo della bugia nel quale tutti inevitabilmente siamo costretti a “circumnavigare”.
Ma le bugie spesso creano personalità inesistenti, maschere dietro le quali nascondersi, società dissonanti… e verità. Pinocchio inCommedia è un testo-pretesto per affinare il racconto di una storia a intermittenza che non ha confini e che spesso trascende l’assurdo e cade casualmente nel non senso, nel grottesco e nell’ironia ingenua, poetica. Pinocchio non è più fratello di Peter Pan e Gianburrasca: è ormai cresciuto, ha vissuto e ha maggiori elementi di critica verso la società.
Nel momento centrale dello spettacolo in cui la volpe fa il suo monologo, è descritta la logica dominante che riduce tutto a sfruttamento, la perdita di vista della verità e dell’identità delle persone, verso la quale Pinocchio si ribella. Lo spettacolo ribalta lo stereotipo del personaggio sempre teso tra voglia e rifiuto di crescere, opposto alle logiche adulte che non prevedono attenzione al suo mondo puro, creativo, libero da schemi e obblighi, e lo riducono a capriccio infantile.
Pinocchio adesso è cosciente di come vanno le cose nel mondo, ha capito che bisogna fare qualcosa per salvarlo, e si ritrova a fare i conti con una realtà in cui, troppo spesso, sono i furbi a decidere per lui.

La sua ribellione rimane necessaria per salvarsi.
Un Pinocchio che alla fine ci dice di non far morire mai la vitalità, il gioco, l’allegria di affacciarsi al mondo ogni giorno con occhi nuovi, cosa sempre più difficile in una vita quotidiana sempre più dominata da arroganza e sopraffazione.