1995 – 1996 Chiaravalle AN
Il teatro delle possibili possibilità
La storia del soldato
Libretto di Charles-Ferdinand Ramuz
Opera da camera composta da Igor Stravinskij
Poesia e musica si incontrano e si mescolano in un progetto dinamico, attraverso un approfondimento sulle tecniche di movimento del corpo nello spazio.
Un lavoro che allena il gruppo dei partecipanti (studenti tra gli 11 e i 13 anni) alla collaborazione, alla gestione della scena che non presenta punti fermi o percorsi prestabiliti, alla velocità di esecuzione, ma anche al ritmo lento e al controllo di micromovimenti che esprimono, leggeri, tensione drammatica o comica (a seconda della necessità), all’intesa e alla sintesi di più tecniche in un unicum.
“Opera” intensa e colma di significati e significanti, quella di Ramuz e Stravinskij, che si presta al gioco dell’apprendimento personale e artistico, e lascia spazio a variazioni ritmiche tra testo, musica, parola e gesto. Così come l’uso dello spazio: lo spazio materiale e metaforico del teatro (spazio deputato), che gli stessi giovani attori trasformano di volta in volta in un bosco, in una città, in una strada, nell’inferno. Corpi padroni del vuoto.
Estratto dall’ultima scena – Lettore: … Non si può avere tutto. “Ho tutto, io ho tutto”, pensa il soldato. Ma un giorno la sua sposa gli dice “io non so ancora niente di te, del tuo passato, raccontami della tua vita”. “Un tempo ero un soldato, vivevo insieme a mia madre, in un villaggio lontano del quale non ricordo la strada”. “Se ci andassimo?”. “Tu sai che è proibito”…
Si sono messi in cammino, stanno per arrivare, il soldato si mette a correre.
E lei, lei è rimasta indietro.
(Riappare il diavolo).
CET Centro di Educazione Teatrale
Anno accademico 1995 – 1996, Direzione artistica Mario Gallo