Italia-Turchia
Dopo la collaborazione per gli eventi della Giornata Mondiale della Commedia dell’Arte nella Città Capitale di Istanbul, il Teatro ricerche dà mandato al Tiyatro Barbone di promuovere, organizzare e tutelare le attività culturali sulla Commedia dell’Arte dello stesso Teatro ricerche in Turchia.
Un accordo fondamentale per lo sviluppo della tradizione del Teatro Italiano all’estero, e per la divulgazione delle informazioni che chiariscono vita e miracoli della Commedia dell’Arte antica e contemporanea. Per esempio si potrebbe dire che dal XVI Secolo a oggi la Commedia dell’Arte è stata ed è una delle più particolari e prestigiose tecniche teatrali, di autentica produzione italiana, che non appartiene a un genere, ma esclusivamente a un modo di fare teatro.
Questa peculiarità, creata dai comici dell’arte italiani, continua ad affascinare e a coinvolgere vecchie e nuove generazioni in tutto il mondo e si identifica, all’interno di ogni cultura internazionale, come madre del teatro contemporaneo.
Accade questo oggi, grazie al lavoro continuo delle compagnie italiane che lavorano sulla Commedia dell’Arte e che esportano la stessa nel mondo promuovendola attraverso le proprie attività di formazione, di produzione, l’organizzazione di festival, mostre, conferenze e produzioni editoriali di diversa natura.
Dunque una attività assidua che ha contribuito nel tempo a trasmettere conoscenze autoctone: tradizione, cultura, mode, città, paesaggi e abitudini alimentari; non solo, ma che ha permesso di importare apprendimenti acquisiti sul campo in altri paesi rielaborando gli stessi, per accrescere la formazione professionale e personale.
Un modo importante di fare teatro che a differenza di quello classico antico e di quello classico moderno, continua a viaggiare fisicamente nel mondo, più di ogni altra forma drammatica, comica e tragicomica programmata nei nostri teatri nazionali.
Un modo semplice e diretto per comunicare con il pubblico e interagire con esso su temi quotidiani superiori a qualsiasi altra verità reale… “Superiori perché centrati su temi che hanno sì “presa” immediata sul pubblico cui il testo si rivolge, ma non per il fatto che tali contenuti corrispondono a specifiche contingenze: al contrario, la loro rilevanza per la comunità starà nella capacità di affrontare temi e problemi talmente generali da apparire trasparenti, ovvi – e invece toccano direttamente le radici profonde di una comunità e dei suoi modelli culturali” – la citazione tra virgolette è ripresa da una introduzione di Maurizio Bettini a “Mostellaria” e “Persa” di Plauto, pubblicato da Oscar Mondadori – prima edizione Oscar Classici Greci e Latini maggio 1991.