2001 Orvieto
“Canovaccio documentario” è un percorso di studio sul pensiero di vita e di teatro di Eduardo; una sintesi critica e metaforica che si ispira agli ultimi anni di vita dell’attore/autore, durante i quali si rilevano le motivazioni pedagogiche, artistiche e sociali, contenute nella sua poetica: un eterno conflitto tra individuo e società, realtà e sogno, cultura e politica.
In fondo un teatro brechtiano (nelle intenzioni), che riflette sul disagio sociale delle persone e dei luoghi, e denuncia i fatti senza accondiscendere all’intrattenimento.
“Insegnare ai giovani il coraggio di mettersi davanti a un foglio bianco e trascrivere la vita, dandole una quadratura teatrale”1; questa la necessità di Eduardo, che si rivolge a un gruppo di giovani studenti all’Università di Roma “La Sapienza” nel 1981, ai quali spiega il senso della propria drammaturgia, ma anche l’importanza di valorizzare e divulgare con coraggio e correttezza il linguaggio teatrale, e la sua funzione culturale e formativa nella vita sociale. L’assolo nella sua partitura ricerca ed esprime una domanda continua sul significato di un teatro contemporaneo, vicina ai contenuti del pensiero di Eduardo, e distante dalla forma imitativa del teatro tradizionale.
Il testo non è dominante nell’azione, ma si scambia nello spazio nell’osmosi dei linguaggi eterogenei dell’arte, che ogni volta si inventano di nuovo, lasciando spazio all’intuizione, e al vasto campo dell’immaginazione… patrimonio culturale indelebile di ognuno di noi.
1Prefazione di Ferruccio Marotti in Eduardo De Filippo – Lezioni di teatro all’Università di Roma “La Sapienza”, a cura di Paola Quarenghi. Einaudi – Gli struzzi 1986